Stato aggiornamento normativa – ottobre 2025

La proroga del Bonus Casa 2026 è attualmente in fase di approvazione all’interno della Legge di Bilancio 2026. Secondo le fonti ufficiali – tra cui Agenzia delle Entrate, MEF, ANSA e Il Sole 24 Ore – la misura sarà confermata nella sua struttura attuale: detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per le altre abitazioni, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Fino alla pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale, tali dati devono essere considerati come ipotesi altamente probabili ma non ancora definitive.
Fonti ufficiali: Agenzia delle Entrate

1. Cos’è il Bonus Casa 2026 e a chi si rivolge

Il Bonus Casa 2026 è una misura fiscale che consente ai contribuenti di ottenere una detrazione IRPEF per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica effettuati su immobili esistenti. È uno degli incentivi più longevi del sistema italiano, pensato per stimolare la riqualificazione del patrimonio edilizio e promuovere la transizione energetica.

Finalità del Bonus

L’obiettivo del Bonus Casa 2026 è duplice: favorire l’ammodernamento del parco immobiliare e sostenere le famiglie che investono in interventi di miglioramento strutturale, estetico o energetico della propria abitazione.

Chi può beneficiarne

Possono usufruire del Bonus Casa:

È necessario che l’immobile sia regolarmente accatastato e in regola con gli obblighi fiscali (IMU e tributi locali).

2. Bonus Casa 2026: cosa cambia rispetto al 2025

La Legge di Bilancio 2026, ancora in fase di discussione, prevede la proroga delle detrazioni attuali senza variazioni sostanziali.

Conferme principali

Possibili novità

Nonostante la continuità della misura, il governo potrebbe introdurre nuove linee guida per i controlli fiscali e per l’accesso ai benefici. Potrebbero inoltre essere rafforzati i vincoli ambientali, in linea con le direttive europee sul risparmio energetico.

3. Tipologie di interventi ammessi

Il Bonus Casa 2026 coprirà un ampio spettro di lavori di ristrutturazione e riqualificazione edilizia. Tra questi:

Sono invece esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria su singole unità abitative (es. tinteggiature o piccole riparazioni) e l’acquisto di caldaie a combustibili fossili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione europei.

4. Stop a sconto in fattura e cessione del credito

Il Decreto Legge 39/2024 ha confermato la sospensione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Ciò significa che, a partire dai lavori avviati dopo il 29 marzo 2024, non è più possibile cedere il beneficio fiscale a terzi né ottenere lo sconto immediato dal fornitore.

Le spese dovranno quindi essere detratte direttamente nella dichiarazione dei redditi in dieci rate annuali. Fanno eccezione i lavori già autorizzati o iniziati prima di tale data.

5. Perché la proroga è una buona notizia per l’efficienza energetica

La conferma del Bonus Casa fino al 2026 rappresenta un importante segnale di stabilità per il mercato dell’edilizia e dell’efficienza energetica.
Interventi come la sostituzione di infissi, l’isolamento termico e l’installazione di impianti a fonti rinnovabili permettono di ridurre i consumi energetici fino al 40%, migliorando comfort abitativo e valore dell’immobile.

Il mantenimento delle detrazioni contribuisce inoltre a sostenere la filiera edilizia, offrendo certezze a imprese e professionisti che investono in tecnologie sostenibili.

6. Come sfruttare al meglio il Bonus Casa 2026

Per accedere correttamente al beneficio è fondamentale una gestione tecnica e burocratica accurata. La complessità delle procedure (dichiarazioni, asseverazioni, comunicazioni ENEA, documentazione fiscale) richiede competenze specifiche.

L’importanza della consulenza professionale

Un consulente tecnico o uno studio specializzato può aiutarti a:

Una gestione errata o incompleta delle pratiche può comportare la decadenza del diritto alla detrazione, con conseguenze economiche significative.

7. Bioedilizia e materiali sostenibili: un’occasione per ristrutturare meglio

Il Bonus Casa 2026 non è solo un incentivo fiscale, ma un’opportunità per adottare soluzioni costruttive più sostenibili.
La scelta di materiali ecocompatibili, come legno certificato, isolanti naturali e pitture a bassa emissione, consente di migliorare la salubrità degli ambienti interni e ridurre l’impatto ambientale.

Integrare le agevolazioni fiscali con i principi della bioedilizia significa investire in case più efficienti, durevoli e confortevoli, capaci di mantenere alto il valore nel tempo.

8. Errori comuni da evitare

Molti contribuenti rischiano di perdere il beneficio fiscale a causa di errori formali. Tra i più frequenti:

Per evitare problemi in fase di controllo, è consigliabile conservare tutta la documentazione per almeno dieci anni e affidarsi a un professionista abilitato per la gestione delle pratiche.

9. Procedura per richiedere il Bonus Casa 2026

  1. Verifica la conformità dell’immobile.
  2. Richiedi preventivi e progetti tecnici da imprese qualificate.
  3. Effettua i pagamenti tramite bonifico parlante con causale dedicata.
  4. Invia la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
  5. Conserva le ricevute e i documenti fiscali per la detrazione.
  6. Indica le spese nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

10. Domande frequenti sul Bonus Casa 2026

Chi può accedere al Bonus Casa 2026?
Tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF che effettuano lavori su immobili esistenti, indipendentemente dalla categoria catastale.

Qual è il limite massimo di spesa?
Il tetto resta fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.

È possibile cumulare il Bonus Casa con l’Ecobonus?
Sì, purché si tratti di interventi differenti e con contabilità separata.

Cosa succede se pago con metodi non tracciabili?
La spesa non sarà detraibile. È obbligatorio utilizzare il bonifico parlante con causale specifica.

Quando termina la proroga del Bonus Casa 2026?
La finestra temporale scade il 31 dicembre 2026, salvo ulteriori proroghe.

Dove posso trovare i documenti ufficiali?
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sezione “Agevolazioni per la casa”.

Conclusioni

Il Bonus Casa 2026 rappresenta una conferma attesa da milioni di proprietari che desiderano ristrutturare in modo sostenibile e con vantaggi fiscali concreti. Le detrazioni al 50% e al 36% restano un pilastro per chi vuole migliorare l’efficienza energetica, il comfort abitativo e la sicurezza del proprio immobile.

In attesa della pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale, è consigliabile iniziare a pianificare gli interventi e raccogliere la documentazione necessaria per non perdere la finestra temporale utile.

Affidarsi a una consulenza tecnica qualificata è il modo più sicuro per accedere ai benefici e ottimizzare ogni fase del progetto.

Nel piano di efficientamento, è utile considerare anche soluzioni integrate come le Comunità Energetiche Rinnovabili, che permettono di valorizzare al meglio la produzione e il consumo locale di energia pulita.

Fonti: Agenzia delle Entrate , https://www.mef.gov.it/ , https://www.ilsole24ore.com/ , https://www.ansa.it/