In tanti stanno facendosi delle domande sull’Ecobonus 2018, su cos’è e come funziona. Oggi cercheremo di capirlo meglio fornendo utili indicazioni.
Per tutto l’anno 2018 chi ha intenzione di effettuare lavori volti a produrre risparmio aumentando l’efficienza energetica di impianti ed immobili può accedere agli ecobonus.
È una proroga degli ecobonus 2017 che apporta alcune novità e che prevede detrazioni lordo Irpef sulle spese sostenute per i lavori.
Possono usufruire dell’Ecobonus i soggetti privati, i liberi professionisti, imprese, società, enti pubblici.
Gli incentivi variano a seconda dell’efficientamento raggiunto. Maggiore sarà l’efficientamento più alto sarà il contributo richiedibile.
Ecobonus 2018, come funziona
Vediamo ora una serie di dati e percentuali.
Tetto massimo di spesa incentivabile per le ristrutturazioni che comportano la diminuzione del consumo di energia, risorse e impatto ambientale: € 100.000.
Tetto massimo di spesa incentivabile per il rifacimento degli impianti: € 30.000.
Tetto massimo di spesa incentivabile per interventi su pavimenti, infissi, posizionamento di pannelli: € 60.000.
Tetto massimo di spesa incentivabile per lavori effettuati negli spazi esterni dei palazzi (giardini, balconi, terrazze): € 5.000.
Nuove caldaie per la produzione di acqua calda e calore: è possibile richiedere la detrazione se l’acquisto e l’installazione riguarda caldaie di classe A o superiore. In questo caso partiamo da una detraibilità del 50%, che può aumentare fino al 65% nel caso in cui a seguito dell’installazione si procede anche al rinnovamento dell’impianto idraulico con sistemi all’avanguardia per la regolazione della temperatura.
L’acquisto dei nuovi immobili, sempre inseriti in un discorso di ristrutturazione e di miglioramento dell’impatto ambientale, è detraibile fino al 50% con un tetto massimo di spesa di € 10.000.
Previsti incentivi anche per gli immobili oggetto di lavori per la messa in sicurezza a seguito di terremoti grazie al sisma bonus. In questo caso il rimborso delle spese per le attività di consulenza e diagnosi è totale. Le detrazioni andrebbero tra il 70 e l’85%.
Sono inoltre previsti speciali rimborsi per chi bonifica gli immobili dall’amianto.
Senza dimenticare che può essere incentivato anche l’importo pagato ai professionisti che si occupano di certificare che i lavori siano stati eseguiti nel rispetto della normativa vigente.
Ecobonus 2018, come funziona e come ottenerlo
L’Ecobonus va richiesto presentando all’ENEA una serie di documenti come certificazione energetica (nel caso di interventi strutturali), attestazioni tecniche di rispondenza a quanto previsto dalla normativa, la certificazione rilasciata dai professionisti per i lavori svolti, la documentazione catastale di riferimento dell’edificio, le ricevute valide ai fini fiscali, le fatture rilasciate dai fornitori, le fatture emesse dall’azienda che esegue il lavoro, le fatture emesse dai professionisti che hanno svolto la consulenza.
Tutte le fatture devono risultare saldate tramite bonifico.
La richiesta di detrazione va fatta poi in sede di denuncia dei redditi. La dichiarazione delle spese effettuate va suddivisa nell’arco di dieci anni.