È di fondamentale importanza pianificare una corretta manutenzione del cappotto termico con controlli periodici al fine di prolungare i benefici che questo può dare a noi e al nostro edificio.
Sappiamo che il cappotto termico è un sistema di strati isolanti, interni o esterni all’edificio, che assicurano protezione termica e acustica, garantiscono risparmio energetico e aumentano il valore dell’immobile.
Per continuare ad usufruire di tutto ciò negli anni è necessario programmare degli intervalli di manutenzione che dipendono da intemperie, esposizione agli agenti atmosferici, inquinamento, polvere, rivestimenti, localizzazione dell’immobile ed esposizione delle facciate.
I controlli vanno eseguiti periodicamente per tenere sotto osservazione i naturali processi di invecchiamento.
Una prima analisi viene effettuata visivamente. Monitoriamo cioè scoloriture, danni, fessure, sporcizia, sfarinamento, presenza di alghe e funghi, ermeticità dei raccordi e dei giunti di collegamento.
Osserviamo l’esposizione al sole delle facciate, la presenza di piante, la vicinanza a fonti di inquinamento, marciapiedi e canalizzazioni vicino alla zoccolatura.
Gli interventi di manutenzione ordinaria si applicano regolarmente su intere facciate.
Nei lavori ordinari rientrano la pulizia e la cura delle facciate e del loro ambiente.
Tutto ciò che caratterizza una facciata va pulito frequentemente. Pensiamo a davanzali, parapetti, lampade che accumulano sporcizia da polvere o da infestazione di alghe e funghi.
Per le grandi superfici è consigliabile utilizzare una pulitrice ad alta pressione evitando l’uso di detergenti aggressivi.
Dopo aver regolato la pressione interveniamo ad un’adeguata distanza e dirigendo gli ugelli correttamente rispetto alla superficie rivestita con intonaco.
Puliamo la facciata bagnando dal basso verso l’alto e sciacquando dall’alto verso il basso per rimuovere le impurità.
Attenzione anche alle parti della facciata più vicine alle piante, agli alberi, alle aiuole. Perché queste possono generare alghe e funghi.
Innanzitutto l’ideale sarebbe collocare piante e alberi almeno a tre metri di distanza dalla facciata.
In caso di presenza di alghe e funghi è necessario intervenire tempestivamente sterilizzando le superfici infestate con disinfettanti biocidi.
In caso di infestazione estesa applichiamo una pittura specifica per il risanamento delle facciate.
Pitture che sono consigliate anche in caso di immobili posti in ambienti aggressivi, come il mare o le zone industriali.
Importante è anche mantenere asciutte le facciate. Quindi basilare è il modo in cui è stato posato il rivestimento di finitura e come sono stati definiti collegamenti e strutture di protezione come cornicioni o davanzali.
Nell’area dello zoccolo può essere utile definire una zona drenante che elimini gli accumuli d’acqua e limiti gli effetti della pioggia di rimbalzo.