Il presente e il futuro della bioedilizia è anche nelle strutture ricettive, in tutti quegli hotel, villaggi, b&b, affittacamere e case vacanze che scelgono un approccio green.
Una filosofia che consente ai titolari di queste strutture e ai loro clienti di ottenere notevoli vantaggi in termini, innanzitutto, di vivibilità.
Tanti gestori di attività turistiche stanno progressivamente innalzando il livello della domanda relativa alla bioedilizia.
Tutto ciò è dovuto ai benefici che la bioedilizia genera, ai risparmi economici, alla valorizzazione degli immobili, alla tutela dell’ambiente circostante, ad una crescente domanda del pubblico in merito al turismo sostenibile.
Bioedilizia e ricettività significa realizzare le strutture secondo precisi dettami, utilizzando particolari tipologie di materiali.
Realizzare un hotel secondo i canoni della bioedilizia vuol dire prendere decisioni ecosostenibili in merito alla costruzione, alla scelta dei materiali, alla produzione di energia, ai servizi offerti al pubblico.
Vuol dire realizzare edifici con materiali naturali, arredare le camere con mobili di eco-design, introdurre menu con piatti realizzati con prodotti bio e a chilometro zero.
Significa utilizzare materiali privi di colle ed elementi chimici propendendo invece per legno, mattone, pietre, terra cruda, paglia, cartone riciclato, canapa, lana, bambù.
Da utilizzare per la costruzione, per l’isolamento, per gli arredi.
Attraverso le linee guida della bioedilizia realizziamo edifici a basso consumo energetico con pareti isolate e traspiranti, tetti in legno, serre per accumulare il calore.
Alcuni materiali regalano anche altri vantaggi. Pensiamo al legno, ottimo isolante termico, ma anche capace di conferire una particolare atmosfera agli ambienti, di calore e comfort. Inoltre propenderemmo per un materiale ecologico al 100% e totalmente rinnovabile e riciclabile.
Infine, proprio il tema del riciclo è uno dei più importanti in bioedilizia. Perché rispettare l’ambiente vuol dire anche ridare una nuova vita ad ogni materiale, trasformando il vecchio in una nuova risorsa.