A cosa pensiamo quando parliamo di casa? Innanzitutto agli affetti, ad un senso di protezione, a calore ed intimità, a sicurezza.
E naturalmente a comfort assoluto. Che possiamo perseguire in tantissimi modi diversi: dalla progettazione all’arredamento, dalla suddivisione degli spazi interni fino alla scelta corretta di sistemi di riscaldamento e raffreddamento.
Ma il comfort interno di un immobile è perseguito anche mediante l’isolamento termico, perché isolare correttamente un edificio permette di innalzare il livello di qualità della vita attraverso un miglioramento del clima interno.
L’isolamento termico permette di evitare dispersioni termiche contribuendo di conseguenza anche a ridurre il consumo energetico.
Lo strato protettivo presente tra interno ed esterno va ad isolare la nostra casa evitando uno scambio termico. Questo va posato senza interruzioni, perché ha la funzione di eliminare i ponti termici garantendo una vera e propria barriera.
Durante l’inverno vi è, naturalmente, una maggiore differenza di temperatura tra interno ed esterno e quindi un maggiore scambio termico tra le pareti della casa. Gran parte dell’energia che utilizziamo per riscaldare viene dispersa tramite pareti, tetto, pavimento e finestre.
Isolando termicamente correttamente l’abitazione e aggiungendo una impeccabile coibentazione possiamo ridurre gli sprechi dal 20 al 40%.
Nel momento in cui decidiamo di migliorare la coibentazione della casa bisogna fare innanzitutto una valutazione tecnica per stabilire l’attuale stato di salute e come procedere con i lavori. In questo modo comprendiamo subito a quali opere dare priorità maggiore. In questo caso le opere di ristrutturazione e adeguamento possono usufruire anche degli sgravi fiscali previsti dalla legge.
Fondamentale è anche lavorare sul tetto, perché attraverso di esso si disperde calore in inverno, mentre d’estate contribuisce ad accumularne eccessivamente.
Nel caso in cui il sottotetto non sia praticabile non è conveniente coibentare il tetto, quanto piuttosto isolare il solaio con una barriera che separi gli ambienti sottostanti termicamente.
Se, invece, il sottotetto è abitabile, va isolato lungo le falde inclinate e fatta una coibentazione all’intradosso e all’estradosso.
Se vogliamo isolare le mura possiamo farlo aggiungendo uno strato con il cappotto oppure inserirlo nell’intercapedine.
Gli elementi strutturali che necessitano maggiormente di coibentazione sono i solai, in particolar modo i pavimenti al di sopra di spazi non riscaldati, come garage o cantine. In questo caso lo strato di isolante può essere composto da pannelli o da prodotti simili all’argilla espansa.