In molti ormai come mezzo di riscaldamento utilizzano una stufa a pellet. Ma sappiamo proprio tutto di queste stufe? Come funzionano e come sono strutturate?
Scopriamolo insieme!
Innanzitutto la stufa a pellet è composta da:
La stufa a pellet ha un funzionamento meccanico. La coclea preleva il pellet dal serbatoio e lo lascia cadere sul braciere dosando la quantità necessaria.
L’aria forzata mescola il combustibile con il comburente trasformando il tutto in calore. L’aria di convenzione viene forzata dai ventilatori in maniera tale da scambiarsi con il calore prodotto dalla combustione. I fumi sono espulsi tramite un ventilatore.
L’intero processo è monitorato da una centralina elettrica che garantisce il funzionamento di tutti gli elementi.
Tramite la centralina impostiamo la temperatura ideale e il timer per accensione e spegnimento.
In caso di eccessiva pressione il sistema di controllo entra in funzione facendo scattare un allarme o determinando lo spegnimento della stufa stessa.
Nel caso di stufe a pellet idro lo scambio termico avviene mediante l’acqua e non con l’aria forzata.
Per garantire il miglior funzionamento (e minimizzare ogni tipo di rischio) possibile è necessario collocare la stufa a pellet seguendo precisi accorgimenti.
Considerando la quantità di calore sprigionabile particolarmente elevata, è necessario tenere la stufa lontano dalle strutture in legno e in ogni caso da elementi infiammabili.
Possiamo collocare le stufe a pellet tanto in locali piccoli quanto in ambienti grandi. In quest’ultimo caso riescono a mostrare tutto il loro potenziale perché sono capaci di riscaldare anche ambienti particolarmente grandi.
Sono facili da installare perché necessitano solo di uno spazio, di un attacco elettrico per l’alimentazione e di un tubo di scarico per la canna fumaria.
Per scegliere il posto migliore dove collocarla dobbiamo considerare: superficie da riscaldare, il contenuto della scheda tecnica, distanze di sicurezza da materiali infiammabili, presenza di una presa di corrente.